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Esorcismi estivi

31 luglio 2009

Infrango il “muro di silenzio” che ho lasciato si generasse in mia assenza su queste pagine, prendendo pappagallescamente spunto da questi due post di Sara Taricani ed Hermansji.  

Data la crisi, la congiuntura, il terremoto, l’influenza suina, il crollo della sinistra e quant’altro vi possa (o ci possa) rendere tristi e sconsolati, ho deciso di arrotondare il mio ben magro stipendio aprendo un chioschetto di ambulante, dedicato alla vendita di magliette propiziatrici.

Questo è il modello di punta …

 

Quando il gioco si fa duro i duri comprano Guttalax

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Maledetti sciacalli !

8 aprile 2009

Willy il coyote A volte è impossibile trovare definizioni alternative per determinate categorie di persone, soprattutto in quelle situazioni particolarmente critiche nelle quali la solidarietà e l’onestà dovrebbero essere virtù e collante unico del nostro status di esseri senzienti.

L’episodio

Ieri pomeriggio, appena terminata la pausa pranzo che ho la fortuna di poter trascorrere a casa, dato che abito nei pressi del mio ufficio, mentre mi accingo a posteggiare la macchina nel parcheggio riservato del mio ente, vengo accolto da un nutrito gruppo di colleghi che stazionavano sotto l’edificio.

“E’ stato diffuso un comunicato che intorno alle 14.30 ci sarà una fortissima scossa di terremoto: siamo stati invitati ad abbandonare gli uffici e a diffondere la notizia”

Questa la motivazione che mi viene spiegata da alcuni, che incalzano con altre notizie:

“In altre città hanno già sfollato uffici ed ospedali: anche il nostro Ospedale Civile è in corso di allerta”

La mia prima emozione è stata la rabbia: una rabbia di duplice valenza.

La prima nei confronti di quegli esseri ignobili che avevano diffuso la notizia senza rispetto alcuni per i morti, i dispersi, gli sfollati e tutti coloro che stanno soffrendo e che soffriranno ancora a causa di questo evento tanto inaspettato quanto devastante.

La seconda nei confronti della paura e del panico: quella paura insinuante e incontrollata che priva della lucidità e della capacità di analisi, quel panico crescente che rimuove ogni logica senziente.

Ho perso circa 10 minuti in rassicurazioni e spiegazioni, confortato, fortunatamente anche da altri colleghi che la pensavano al mio stesso modo, culminati anche in momenti di parziale irritazione: sembra impossibile, ma è stato difficilissimo riuscire a convincere le persone che “i terremoti non si possono prevedere”, e anche se fosse possibile “non se ne riuscirebbe a determinare l’ora con tanta precisione”.

E’ stata durissima, anche sfoderando le proprie seppur minime conoscenze in materia, anche facendo il tecnico (a volte essere “ingegnere” aiuta in questi casi) e, soprattutto, ricordando alle persone che il nostro ente ha un settore che si chiama “protezione civile” (come tutte le amministrazioni provinciali) e che se non avevamo ricevuto comunicazioni da esso, le notizie non potevano essere vere ma solo bufale di buontemponi o delinquenti.

L’epilogo

La fobia è stata generalizzata: il comando dei vigili urbani è stato costretto a far girare per tutta la città delle autovetture di servizio con l’incarico di diffondere, mediante amplificazione, il messaggio ai cittadini di “non tenere fede alle voci diffuse nelle ore precedenti riguardo possibili scosse sismiche”.

Lo stesso messaggio è stato successivamente ribadito dalle reti televisive nazionali e locali. In altre città abruzzesi e del Lazio si sono verificati episodi di analoga gravità, tanto da richiedere l’intervento delle autorità istituzionali e di pubblica sicurezza.

Non ci sono parole per descrivere il fenomeno come non ci sono termini adatti per definire gli autori di questi atti, sia che essi siano finalizzati allo scherzo o al delinquere ma, in tutti i modi, assolutamente inopportuni ed irriverenti nei confronti di una situazione che sta assumendo oltre al colore della tragedia anche quello dell’ignobile farsa.

Queste persone, invece di sprecare il loro denaro in messaggi inopportuni o in telefonate truffa avrebbero potuto impiegarlo in modo più utile. Inviando un SMS al 48580 tramite qualunque operatore di rete mobile è possibile donare 1 euro alle popolazioni colpite dal sisma, mentre chiamando da rete fissa lo stesso numero è possibile versare una cifra doppia (2 euro).

Alle 19.43 di ieri abbiamo avvertito un’altra scossa: molto forte, forse meno lunga, ma decisamente nitida ed altrettanto preoccupante. La paura incalza e, forse, la fobia aumenta, ma questa è un’altra storia.

Maledetti sciacalli !

Q U A R A N T A

20 marzo 2009

Raggiungere i quaranta anni per me significa varcare definitivamente la soglia della maturità e, spero, della saggezza.

Di traguardi compiuti ve ne sono molti come anche numerosi sono quelli che avrei voluto raggiungere e che, probabilmente, non oltrepasserò mai.

Dal lavoro soprattutto mi sarei aspettato maggiori soddisfazioni ma, si sa, sfortunatamente, quando le aspettative sono grandi, poi maggiore è la delusione nel caso esse vengano disattese.

Quello che conta, come ho già detto altrove, è vivere intensamente il presente, perché costituisce l’unico vero miracolo della nostra esistenza.

Ma l’unico mio vero dispiacere, in questa giornata così particolare, e il non poterla condividere con il mio amato papà che ormai da due anni esiste solo nel tenero ricordo dei suoi cari. Per questo desidero dedicare a lui il raggiungimento di questo mio nuovo traguardo.

A chi leggerà queste poche righe lascio invece un considerevole momento di svago con questo esilarante sketch di Dario Cassini.

A titolo di cronaca non mi identifico affatto con il suo modello di quarantenne, sia chiaro 😉

Dario Cassini: 40 Anni e sentirli tutti